Archive for the ‘tutorial’ Category

Fallimento aggiornamento automatico su Windows Xp

31 ott 2013

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Abbiamo riscontrato e risolto il seguente problema: su Windows Xp, per versioni di VoiceOne Client fino alla 1.0.13.1031 esclusa, l’aggiornamento automatico non viene effettuato correttamente, dopo la richiesta di aggiornamento l’applicazione si chiude senza aggiornarsi e poi si riapre chiedendo nuovamente di fare l’aggiornamento.

Per effettuare l’aggiornamento, dopo il primo tentativo eseguire manualmente il setup che si trova nella cartella:

C:\Documents and Settings\NOMEUTENTE\Impostazioni locali\Dati applicazioni\VoiceOneClient\default\temp\vocsetup.exe

Log e Debug su VoiceOne

26 lug 2013

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L’analisi e la raccolta dei log è la principale operazione per poter effettuare il debug di possibili problematiche e trasferire al supporto tecnico le informazioni su quello che sta accadendo nel sistema. Il principale strumento di diagnostica del sistema è la console di Asterisk. L’accesso alla Console di Asterisk (CLI) è possibile attraverso monitor e tastiera o utilizzando l’accesso SSH. Da un qualsiasi computer windows in rete, attraverso il software Putty (scaricabile qui) è possibile collegarsi a VoiceOne in SSH sulla porta 22.

La sola configurazione aggiuntiva da effettuare è quella di aumentare le righe della nostra finestra, modifica utile per riuscire a recuperare tutti i messaggi di log in fase di debug delle chiamate (le segnalazioni SIP infatti potrebbero generare una gran mole di righe che dobbiamo essere sicuri non vengano troncate dalla finestra). Per aumentare il numero delle righe della finestra accediamo alla sezione Windows e modifichiamo il parametro Line of scrollback da 200 a 20000.

Putty Configurazione

Una volta effettuato l’accesso (di default voiceone/voiceone) vedremo comparire il menù di servizio. Per accedere alla console di Asterisk sarà sufficiente seleziona la voce Diagnostic > Asterisk console

La CLI di Asterisk permette di effettuare interrogazioni per verificare quelle che sono le chiamate in corso, gli interni registrati, lo stato dei provider voip ed in generale tutte le informazioni di stato legate al motore del centralino. I principali comandi per effettuare una prima diagnosi sono:

  • - sip show peers (elenco degli interni e delle linee di tipo dinamico con relativo stato di registrazione)
  • - sip show registry (elenco delle registrazione dei provider voip di tipo statico con relativo stato)
  •  - core show channels (elenco delle chiamate in corso)
  • - sip show channels (elenco delle sessioni SIP con relativo codec utilizzato)

Asterisk CLI

Per il debuig in tempo reale abbiamo a disposizione due comandi:

  • - core set verbose 3 (abilita i log del dialplan di asterisk)
  • - sip set debug ip <indirizzo ip> (abilita i log dei messaggi SIP scambiati tra asterisk e la destinazione indicata)

Una volta eseguito il comando sulla console di Asterisk appariranno in tempo reale i log delle chiamate.

Asterisk log

Le informazioni che compaiono a console devono essere selezionate, copiate e salvate su file per essere poi inviate al supporto tecnico. Per un’analisi completa del flusso della chiamata, le informazioni estratte da questi log devono essere integrate con quelle accessibili alla voce Diagnostic > Voiceone Live

VoiceOne Log

Anche queste informazioni possono essere selezionate, copiate e incollate su un file di testo per essere inviate al supporto tecnico.

Come configurare un GSMBox Topex MobiLink IP su VoiceOne

15 lug 2013

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I GSMBox Topex MobiLink IP permettono di collegare una o due SIM GSM al centralino, dialogando con VoiceOne attreverso lo standard Voip SIP.

La configurazione consigliata di questo apparato con VoiceOne non prevedere la registrazione, ma semplicemente un trunk (linea) senza autenticazione per ogni sim disponibile sull’apparato. Questo tipo di configurazione è identificabile su Topex come modalità Trunk, che è preferibile alla modalità User in quanto quest’ultima, a fronte di una più sicura registrazione da Topex su VoiceOne, provoca la perdita dell’identificativo chiamante. In poche parole, utilizzando la modalità User non vedremmo chi ci chiama, il che rende preferibile la modalità Trunk descritta in seguito.

Una volta effettuato l’accesso al dispositivo (di default https://192.168.173.1 con username admin, password 99admin11), per configurare il Topex è sufficiente seguire i seguenti passi:

Accedere alla sezione di configurazione cliccando sul link Administration Pages

Nella sezione CALL CONTROL > Settings specificare l’indirizzo IP di VoiceOne nel campo PBX IP Address

Nella sezione CALL CONTROL > Incoming Calls selezionare edit e specificare per la prima regola i valori di: Status (Enable), Mode (Target), Target (10), Ignore (00), Limit (00). Ripetere poi la configurazione anche per la seconda regola, specificando i valori di: Status (Enable), Mode (Target), Target (20), Ignore (00), Limit (00)

Premere poi il link More e verificare per entrambe le regole che il campo Incoming Mode sia valorizzato a Trunk

Nella sezione CALL CONTROL > Outgoing Calls editare la regola come segue: Status (Enable), Prefix (f), Ignore (00), Limit (0), Interface (mobile1 per utilizzare solo la prima sim o any per utilizzarle entrambe).

Nella sezione CALL CONTROL > Access In inseriamo nel campo IP Address l’indirizzo IP del nostro VoiceOne e nel campo Netmask il valore 32. In questo modo aumenteremo la sicurezza permettendo solo le chiamate provenienti dal nostro VoiceOne.

A questo punto non resta che effettuare la configurazione su VoiceOne. Effettuiamo quindi l’accesso su VoiceOne con un utente amministratore e accediamo alla parte rossa di configurazione.

Nella sezione Lines > Providers creiamo un Provider Voip: Name (Topex MobiLink-1), Type (Custom static), Host (l’indirizzo ip del Topex), Port (5060). Premiamo Next per configuraze l’account.

Creiamo l’account specificando: Name (sim1), Username (sim1), Phone number (aggiungere il numero 10 che identifica la prima sim), Prefix Policy (rimuovere il prefisso internazionale sia in ingresso che in uscita), CID Number (10)

In presenza di una seconda sim, aggiungere un secondo account al provider specificando i seguenti valori: Name (sim2), Username (sim2), Phone number (aggiungere il numero 20 che identifica la seconda sim), Prefix Policy (rimuovere il prefisso internazionale sia in ingresso che in uscita), CID Number (20).

La password non è richiesta in quanto il Topex gestisce l’autenticazione solo sull’indirizzo IP sorgente.

 

Se vi è la necessità di  inviare toni da un cellulare  abilitare  VoIP –>DTMF–>Settings–>RFC 2833 abilitare

Come installare VoiceOne

01 lug 2013

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Installare VoiceOne è un’operazione facile e veloce, e permette in pochi passi di aggiungere il nostro PBX all’interno del sistema di virtualizzazione o di trasfeormare il proprio hardware in un centralino pronto alla configurazione.

Le alternative all’installazione sono scaricabili nella pagina di download:

  1. l’immagine ottimizzata per VMware ESXi
  2. l’immagine ottimizzata per Xen Server
  3. l’immagine per l’Install Cd

Le stesse immagini possono inoltre essere utilizzate con una licenza di Demo. E’ possibile infatti richiedere una o più licenze Demo semplicemente compilando il form di richiesta.I sistemi Demo possono essere in qualunque momento trasformati in sistemi VoiceOne completi, semplicemente aggiornando il codice di licenza.

L’alternativa più semplice se si possiede un ambiente di virtualizzazione è senz’altro la macchina virtuale. Sarà infatti sufficiente scaricare l’immgaine, caricarla all’interno del virtualizzatore ed avviarla. VoiceOne partirà con sistema e servizi già installati e non ci resterà altro che eseguire il setup grafico di prima configurazione.

L’altra alternativa si chiama Install Cd. Iniziamo subito dicendo che il nome di “Cd” è improprio, in quanto la dimensione dell’immagine ISO da masterizzare supera gli 800Mb e quindi deve necessariamente essere masterizzata su un DVD o un qualunque supporto che la possa contenere al completo. L’install Cd ci permetterà di installare VoiceOne come sistema operativo su un qualsiasi hardware PC o, eventualmente, su un sisterma di virtualizzazione non supportato ufficialmente come VirtualBox o Parallels.

Una volta scaricata e masterizzata la ISO, sarà necessario inserire il DVD nel lettore ottico della nostra macchina e avviarla, verificando che esegua il Boot da CD/DVD.

Una volta caricato l’ambiente live, comparirà il menù sul quale selezionaremo la voce “Install VoiceOne”

A monitor comparirà un wizard di configurazione dell’installazione. La prima richiesta è quella della scelta della lingua del wizard stesso.

Il secondo passo ci permette di selezionare il disco su cui effetture l’installazione. VoiceOne verrà installato sul disco selezionato utilizzando l’intero spazio disponibile. Non è possibile installare il sistema su una partizione specifica o su una porzione di disco. VoiceOne prenderà possesso di tutto il disco, partizionandolo secondo le sue politiche e cancellando tutti i dati in esso contenuti.

Il terzo passo è quello relativo alla scelta del tipo di disco su cui si andrà ad installare il sistema. Scegliendo CFC (Compact Flash Card) il sistema verrà installato senza partizione di swap e con una serie di accorgimenti che riducono le scritture del sistema su disco. Le Compact Flash, infatti, presentano limiti sul numero massimo di scritture, pertanto è necessario ridurle al minimo per allungare così la vita della memoria. L’altra modalità, Hard Disk o SSD installa il sistema in modo standard ed è l’opzione da sclegliere nel caso non ci sia necessità di controllare le scritture sul disco, come nel caso di Hard Disk o memorie SSD.

Il quarto step richiede l’inserimento della dimensione della memoria RAM disponibile per il sistema. Tale valore viene utilizzato per dimensionare la partizione di backup o la memoria swap a seconda del tipo di disco presente. Il valore proposto è quello rilevato dall’installer sulla macchina stessa (in Mb).

Terminata la raccolta delle informazioni proseguiamo con l’installazione vera e propria.

Con l’installazione tutti i dati contenuti nel disco selezionato saranno cancellati e sostituiti con quelli dell’installazione di VoiceOne (MBR compreso). Proseguite solo se siete veramente sicuri che il disco scelto sia quello corretto!

A questo punto partirà l’installazione che effettuerà il reset dell’MBR, il partizionamento del disco, il ripristino delle imamagini delle partizioni e l’installazione del boot loader.

Se non vengono rilevati errori la procedura termina riportando il successo dell’installazione

Premiamo “Enter” per ritornare al menù e riavviamo il sistema rimuovendo l’install Cd.

Il sistema VoiceOne si avvierà e potremmo raggiungerlo all’indirizzo 192.168.1.100

Set up Siemens C610 IP with VoiceOne

03 ott 2011

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Il C610 IP è l’ultimo modello di telefono cordless IP introdotto da Siemens. E’in grado di gestire fino a tre chiamate contemporaneamente, supporta fino a 6 portatili cordless DECT GAP e permette di configurare sino a 6 account VoIP. Vediamo quindi nel dettaglio come configurarlo con un sistema VoiceOne.

Per prima cosa sarà necessario creare l’interno in VoiceOne, per questo esempio abbiamo aggiunto un interno in questo modo:

  • Nome: Cordless
  • Numero: 200
  • Password: 1234
  • IP VoiceOne: 192.168.1.100

 

Andiamo quindi a configurare il nostro cordless attraverso la sua interfaccia web. Entriamo nella sezione Settings –> Telephony –> Connections e andiamo ad editare il primo account disponibile come segue:

In questo modo, dopo aver salvato le modifiche premendo il tasto Set, dovremmo vedersi registrare il telefono in VoiceOne e, dalla pagina web del telefono dovremmo vedere quanto segue:

A questo punto andiamo ad impostare alcuni parametri avanzati che sono i codec utilizzati:

e altri parametri legati alla segnalazione SIP dei DTMF e trasferimento chiamate:

A questo punto il nostro Siemens C610 IP è configurato e pronto all’uso.

How to setup Patton SmartNode on VoiceOne

13 set 2011

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I gateway VoIP Inalp-Patton permettono di integrare la rete pubblica tradizionale (analogica/ISDN/PRI) nella telefonia IP aziendale. Grazie a questi dispositivi quindi, è possibile ricevere ed inviare chiamate tramite le linee telefoniche tradizionali.

VoiceOne gestisce questi apparati come qualsiasi altro provider VoIP SIP, con la differenza che si aspetta che sia il dispositivo a registrarsi e non viceversa. Per questo motivo in VoiceOne dovremo configurare il Provider in modalità Dynamic.

I Patton possono essere configurati principalmente in due modalità:

  1. un account SIP per ogni linea fisica collegata
  2. un account SIP per tutte le linee collegate in Hunt-Group

Di seguito riportiamo dei templates di configurazione ottimale, per la connessione con VoiceOne, dei modelli più diffusi. Per ogni modello, a parte quelli ad una sola linea fisica, sono presenti due templates, uno per l’interfacciamento a VoiceOne in modalità 1 account SIP – 1 linea fisica, e uno per l’interfacciamento in modalità 1 account SIP – tutte le linee fisiche in Hunt-Group.

 MODELLI ISDN

 SN4552  SN4554 SN4634 SN4638
 NO Hunt-Group Patton-4552-R5.X-1Bri_1Account.txt Patton-4554-R5.X-2Bri_2Accounts.txt Patton-4634-R5.X-2Bri_2Accounts.txt  Patton-4638-R5.X-4Bri_4Accounts.txt
 Hunt-Group  Patton-4554-R5.X-2BriHG_1Account.txt Patton-4634-R5.X-2BriHG_1Account.txt Patton-4638-R5.X-4BriHG_1Account.tx

All’interno dei templates bisognerà dichiarare alcune variabili dipendenti dalla vostra configurazione di rete:

  1. VOICEONE_IP: indirizzo ip di VoiceOne
  2. PATTON_IP: indirizzo ip da assegnare al dispositivo Patton
  3. PATTON_NETMASK: netmask da assegnare al dispositivo Patton
  4. GATEWAY_IP: indirizzo ip del gateway nella rete

Gli account SIP sono così configurati:
USERNAME: “isdn” nel caso di account singolo; “bri1, bri2, ecc..” nel caso di più accounts
PASSWORD
: “isdn” per tutti gli accounts

 MODELLI ANALOGICI

 SN4112  SN4114
 NO Hunt-Group Patton-4112-R5.X-2fxo_2Accounts.txt Patton-4114-R5.X-4fxo_4Accounts.txt
 Hunt-Group Patton-4112-R5.X-2fxoHG_1Account.txt Patton-4114-R5.X-4fxoHG_1Account.txt

All’interno dei templates bisognerà dichiarare alcune variabili dipendenti dalla vostra configurazione di rete:

  1. VOICEONE_IP: indirizzo ip di VoiceOne
  2. PATTON_IP: indirizzo ip da assegnare al dispositivo Patton
  3. PATTON_NETMASK: netmask da assegnare al dispositivo Patton
  4. GATEWAY_IP: indirizzo ip del gateway nella rete

Gli account SIP sono così configurati:
USERNAME: “fxo” nel caso di account singolo; “fxo1, fxo2, ecc..” nel caso di più accounts
PASSWORD
: “1234″ per tutti gli accounts

Voip PBX with Google Talk

08 set 2011

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L’ultima novità in casa VoiceOne è la fresca integrazione con il mondo Google a partire da Google Talk il servizio di chat testuale, ma soprattutto vocale di Google e dalla sua ultima espansione nel mondo della telefonia attraverso il servizio di Google Voice. La versione 1.8.420 apre quindi la strada ad un mondo di possibili integrazioni tra VoiceOne ed il mondo Google, alcune già realizzate, altre in cantiere e molte ancora da pensare.

Con l’aggionamento all’utlima versione di VoiceOne sono stati integrati nella configurazione i moduli Jabber e GTalk di Asterisk. Le novità si concretizzano nella possibilità di creare trunk ed extension con la tecnologia di GTalk.

Un trunk GTalk non è altro che una linea associata ad un account della piattaforma Google e quindi un normalissimo account Gmail oppure, se si utilizzano le Google Apps, un indirizzo email della nostra società. Questa linea può essere utilizzata in ingresso ed in uscita per chiamare ed essere chiamati da altri account GTalk e, con l’avvento di Google Voice, chiamare in uscita numeri di telefonia fissa e mobile ricaricando il credito come si fa con Skype. In uscita la linea si comporta esattamente con un tradizionale trunk voip, mentre in ingresso è utilizzata per ricevere le chiamate da altri utenti GTalk che chiamano l’account associato alla linea stessa.

Un extension GTalk, invece, è un numero d’interno del centralino a cui è associato un account GTalk. Chiamando quel numero di interno, la chiamata verrà inoltrata dal sistema all’utente GTalk che la riceverà sul pannello web di Gmail/Google Apps oppure su un client software che supporti questo tipo di tecnologia. Se l’account GTalk configurato come interno chiama in ingresso l’account associato ad una linea GTalk del centralino, il sistema converte l’indirizzo email del chiamante in numero di interno, permettendo quindi agli utenti di richiamarlo in maniera del tutto trasparente.

Ed è solo l’inizio. Infatti a breve sarà possibile disporre di numerazioni geografiche da utilizzare attraverso Google Voice, mentre è già possibile chattare con utenti GTalk attraverso macro di Asterisk create ad hoc per la gestione di messaggi ed alert testuali, da inviare e ricevere. La porta sul mondo delle Google Apps è aperta!

How to setup Counterpath BRIA and X-Lite on VoiceOne

09 ago 2011

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Uno dei principali vantaggi dati da un centralino Voip è la possibilità di utilizzare un client software come telefono. Un esempio professionale di softphone è il BRIA di Counterpath e la sia versione limitata e gratuita denominata X-Lite. In questo tutorial vedremo come configurare il softphone per la registrazione su VoiceOne e la consultazione di voice mailbox e rubrica LDAP (quest’ultima non disponibile su X-Lite ma solo su BRIA).

Per registrare il nostro softphone su VoiceOne dobbiamo configurare un nuovo account sull’applicazione, corrispondente ad un interno precedentemente creato in VoiceOne. Inseriremo quindi:

  1. Account Name: un nome di fantasia per l’account
  2. User ID: il numero dell’interno configurato in VoiceOne
  3. Domain: l’indirizzo IP del nostro VoiceOne
  4. Password: la password dell’interno

Nella sezione “Voicemail” possiamo configurare l’accesso e il monitoraggio della casella di posta vocale. Per farlo spuntiamo la voce “Check for voicemail” e inseriamo come numero per il check l’ *98.

Salviamo e abilitiamo l’account. Il softphone si registrerà su VoiceOne e sarà conseguentemente possibile effettuare e ricevere chiamate.

Per configurare l’accesso in LDAP alla rubrica centralizzata del nostro VoiceOne è necessario inanzitutto che sia stato attivato il modulo aggiuntivo voiceone-ldap. Una volta fatto è sufficiente accede all’interfaccia web di VoiceOne, nella sezione di configurazione sotto Extensions > LDAP. In questa sezione è possibile ottenere per ogni utente il relativo username (dn) di accesso; la password è la stessa dell’interno, specificata anche prima per la registrazione SIP.

Ottenuto questo valore avviamo il BRIA e scegliamo Preferences > Directory. Nella prima schermata “Server Settings” inseriremo:

  1. Server: l’indirizzo IP del nostro centralino VoiceOne (ad es. 192.168.1.50)
  2. Authentication method: Simple
  3. User name (dn=): l’identificativo utente ricavato dalla pagina LDAP di VoiceOne
  4. Root DN: dc=voiceone,dc=it
  5. Search expression: (&(cn=*)(hasSubordinates=FALSE))

Nella seconda schermata “Search Options” specificheremo il “Search on Demand” per lanciare la richiesta con la pressione del tasto search.

Nella terza schermata “Attribute Mapping” mapperemo i campi come specificato in figura sotto

Il nostro softphone è ora configurato e pronto all’uso. Nella sezione directory troveremo tutti contatti e potremo eseguire ricerche più approfondite su di essi.

How to setup Portech GSMBox MV-37X on VoiceOne

04 ago 2011

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In questo articolo vedremo come configurare un GSMBox Portech della serie MV-37X con VoiceOne. Questi apparati sono caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo e permettono di interfacciare al nostro centralino linee GSM e UMTS. A seconda del modello dispongono di 1, 2, 4 o 8 alloggiamenti SIM configurabili sul centralino per essere gestite singolarmente in ingresso ed in uscita. In questo articolo vedremo la configurazione di un Portech MV-372 GSM (a 2 SIM), ma l’interfaccia e il modo di configurazione è lo stesso anche per gli altri prodotti della serie.

Come prima cosa creiamo in VoiceOne un nuovo Provider Voip per permettere la registrazione del GSMBox sul centralino. Per farlo, andiamo nella sezione Lines, alla voce Providers e scegliamo il link New Voip provider. Inseriamo quindi un nome di fantasia per il nostro nuvo provider, selezioniamo il tipo di host dynamic (in questo modo sarà il GSMBox a registrarsi sul centralino) e l’host address vuoto di conseguenza, valoriziamo il campo port con il range di porte 5060-5062 (vedremo in seguito perchè) e lasciamo come tecnologia SIP. Salviamo.

Ora dobbiamo creare i due account, uno per ogni SIM, che ci permetteranno di chiamare selezionando quale SIM vogliamo usare e di capire da quale sim arriva una chiamata in ingresso dal GSMBox. Per farlo clicchiamo, in corrispondenza del provider appena creato, il link Add a new Account. Valoriziamo per semplicità i campi name, username, password e confirm con sim1, selezioniamo la porta 5060 e inseriamo tra i Phone numbers il numero 10 (che ci servirà nel GSMBox per il routing delle chiamate). Non è necessario specificare nessun altro dato, salviamo pure la pagina.

Creiamo allo stesso modo l’altro account, quello per la seconda sim. Indichiamo come name, username, password e confirm il valore sim2 e selezioniamo la porta 5062. Tra i Phone numbers inseriamo il numero 20 (che ci servirà nel GSMBox per il routing delle chiamate). Salviamo la pagina.

Passiamo ora alla configurazione del GSMBox. Accediamo all’interfaccia Web dell’apparato inserendo username e password di autenticazione (voip/1234 sono i valori di default).

Nella prima sezione Route andiamo a definire gli instradamenti in ingresso come riportato sotto. Nella posizione 0 indicheremo come CID il valore * e come URL il valore 10 in riferimento alla prima SIM. Nella posizione 1 indicheremo sempre come CID il valore * ma come URL il riferimento alla seconda SIM ovvero 20.

Proseguiamo definendo gli instradamenti in uscita, questa volta uguali per entrambe le SIM. Inseriamo in posizione 0 ed in posizione 1 l’URL * e il CallNum # come riportato sotto.

Proseguiamo nella sezione Mobile. Per entrambe le SIM selezioniamo per il campo SIP From il valore “Tel/Tel (No Reg)” ed impostiamo  il campo CLID Presentation a ON, se vogliamo visualizzare in uscita il numero della SIM, oppure ad OFF se lo vogliamo nascondere.

Ci spostiamo poi nella sezione dedicata al SIP, ovvero all’interfacciamento con VoiceOne. In Service domain selezioniamo prima Mobile 1 ed inseriamo i parametri di configurazione dell’account sim1 (creato in precedenza in VoiceOne) accompagnato dall’indirizzo ip del nostro centralino. Selezioniamo poi Mobile 2 indicando allo stesso modo i parametri dell’account sim2.

Controlliamo ora che le porte associate ai due account siano le stesse specificate in VoiceOne (dovrebbe essere così di default). Dovremmo quindi avere 5060 per Mobile 1 e 5062 per Mobile 2.

L’ultimo parametro di configurazione da impostare è nella sezione SIP Responses. Qui dobbiamo impostare il “Response on Busy” a “503 Service Unavailable” e la voce “183 Session Progress” ad ON che ci permetterà di sentire squillare le chiamate in uscita solo dall’esatto momento in cui il telefono del chiamato inizierà effettivamente a squillare.

Prestiamo attenzione ad aver correttamente salvato ogni schermata e poi salviamo la configurazione con l’apposita opzione.

Il GSMBox si riavvierà registrandosi sul nostro asterisk (VoiceOne) e rendendo disponibili per le chiamate i due nuovi trunk. Le chiamate da e per la prima SIM saranno instradate sul trunk SIP/sim1, mentre quelle da e per la seconda SIM sul trunk SIP/sim2.

Fax Detect on VoiceOne

28 lug 2011

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La principale novità della versione 1.8.417 di VoiceOne, contenuta poi in tutte le successive, è l’aggiunta della funzionalità del Fax Detect. Possiamo infatti scegliere di far effettuare al centralino un test sulle chiamate in ingresso che miri a riconoscere le chiamate fax, le quali vengono poi gestite dal sistema in maniera diversa da quelle voce. Il test sulla chiamata è rapido (quasi istantaneo) e del tutto trasparente al chiamante che di fatto non si accorge che il sistema sta verificando la chiamata.

Come prima cosa è necessario abilitare la funzionalità di Asterisk attraverso la quale viene effettuato il detect del fax sui canali SIP. Per avere questa funzionalità attiva è necessario verificare su VoiceOne che nella sezione Technologies, all’interno delle General Technology Options della tecnologia SIP,  il campo Faxdetect sia spuntato e valorizzato a yes (impostazione che permette di rilevare sia fax CNG che T38).

Il fax detect è attivabile su VoiceOne per linea, ovvero per ogni Account di un Provider è possibile indicare se si desidera avere o meno il rilevamento del fax per le chiamate in ingresso. Nella scheda dell’account sarà quindi sufficiente spuntare la voce “Fax detect” contenuta nel blocco “Impostazioni” e poi selezionare il “Rule Set” d’ingresso dove si desidera che vengano reindirizzate le chiamate. La scelta del “Rule Set” ci permette di decidere con quale gruppo di regole gestire la chiamata fax e quindi, ad esempio, a che interno inoltrare la chiamata. Come già accadeva in precedenza, le chiamate ricevute sulla linea vengono quindi processate con il “Rule Set” specificato nel blocco della “Tecnologia” e reindirizzate al “Rule Set” specificato per le chiamate fax se vengono rilevate come fax.

Ma vediamo passo passo come attivare il detect del fax sulla nostra linea. Supponiamo in questo esempio di avere una linea ISDN mononumero sulla quale riceviamo sia chiamate voce che fax. Scegliamo questo caso solo perchè il più comune, non fa infatti differenza se la linea è ISDN, analogica, Voip o di qualsiasi altra natura. Per collegare quasta linea a VoiceOne avremo sicuramente creato un provider per l’interconnessione al Gateway SIP (Patton, Autdiocodes, Grandstream, ecc…) e un account nel quale avremo specificato lo username e la password di registrazione, i numeri associati alla linea e tutto quello che occorre nella configurazione. La novità è la presenza del campo Fax Detect. Spuntiamo il campo e selezioniamo dalla tendina un Rule Set d’ingresso già creato (nel caso in figura avevamo precedentemente creato e lasciato vuoto il Rule Set “FaxDetected”). Salviamo.

Ora tutte le chiamate che riceveremo su quella linea verranno testate dal sistema per capire se sono fax o voce. Se rilevate come fax, le chiamate in ingresso dalla linea in esame seguiranno le regole del Rule Set che abbiamo appena selezionato, ovvero “FaxDetected”. Andiamo quindi nella sezione “Regole“, alla voce “Regole d’ingresso” per creare una nuova regola d’ingresso che inoltri tutte le chiamate che entrano in questo Rule set all’interno 910 che è il nostro interno fax che trasformerà il fax in un pdf e lo invierà per mail.

Fatto. In questo modo se riceveremo una chiamata fax sulla nostra linea, il sistema la riconoscerà automaticamente e la gestirà come stabilito. Ora alcune precisazioni:

  1. E’ necessario il modulo fax a pagamento per utilizzare il fax detect? No, nel nostro esempio abbiamo inoltrato la chiamata ad un interno fax, ma potevamo inoltrarla ad un qualsiasi altro interno, magari relativo ad un ATA su cui è collegato un dispositivo fax tradizionale.
  2. In che momento della chiamata viene effettuato il detect del fax? Il detect del fax viene effettuato dopo che la macro che gestisce la chiamata esegue il comando “Answer” rispondendo alla chiamata. Solo una volta risposta il sistema testa il canale e se rileva la presenza di un fax in ingresso devia la chiamata verso il Rule Set specificato. Fino a quel momento il flusso della chiamata segue le regole contenute nel Rule Set associato alla linea nella sezione “Tecnologia”. Per lasciare al sistema il tempo di effettuare il detect del fax sulla chiamata è sufficiente inserire nella macro prima del comando Dial le righe:
    exten = s,n,Answer
    exten = s,n,Wait(2)
  3. Come viene effettutato il detect del fax? Ad occuparsene è la funzionalità inclusa nativamente in asterisk 1.8

Fatene buon uso